Alla Lazio il derby del silenzio: Roma, che disastro!

Nel silenzio surreale che avvolgeva l’Olimpico è andato in scena un derby che difficilmente potrà essere dimenticato, sia da una parte che dall’altra. Se lo scenario desolante non ha potuto regalare neanche un frammento di coreografia, ci ha pensato la Lazio a disputare la partita perfetta, quella sognata dai suoi tifosi nella notte più importante dell’anno. La follia delle grandi occasioni e anche un minimo di sfacciataggine hanno permesso a Inzaghi di massacrare dal primo all’ultimo minuto i concittadini della Roma, i quali nonostante il fattore trasferta partivano leggermente da favoriti. Come volevasi dimostrare il morbo del non attaccamento alla maglia giallorossa ha colpito ancora; la Lazio ha segnato tre gol pesantissimi, ha dominato la partita per novanta minuti e si è portata a 31 punti in classifica, sognando una rimonta che dopo un derby come questo non potrà più essere considerata un’utopia. Dall’altra parte della scena invece si piazza il cupo e indignato Fonseca, il quale ha visto i suoi uomini triturati nel vortice del tormento senza un minimo di pietà. Sconfitta pesantissima, soprattutto per come sono stati subiti i tre gol. La prima marcatura è stata segnata da Immobile dopo uno scivolone grossolano di Ibanez che ha spalancato la strada all’attaccante laziale. Gli altri due invece portano la firma di Luis Alberto, nonostante l’aiutino del Var che avrebbe dovuto bloccare la prima rete per la posizione assai dubbia di Caicedo, il quale trovandosi nel momento del tiro davanti a Pau Lopez ha impedito al portiere giallorosso di poter provare ad intervenire in modo pulito. Ciò nonostante, la Lazio ha strameritato la vittoria ed è uscita dal campo come se avesse vinto la Champions cittadina, sentita in modo particolare nella capitale.

SPETTACOLO BIANCOCELESTE:- Già nei primi minuti il canovaccio recitava chiaro: la Lazio avrebbe fatto la partita, mentre la Roma si sarebbe contenuta per sfruttare i contropiedi. Inzaghi ha preparato la sfida nel miglior modo possibile, costringendo Lucas Leiva e Milinkovic Savic a pressare ininterrottamente sul centrocampo della Roma per recuperare la palla e lanciare in profondità Ciro Immobile. Un po’ quello che è puramente avvenuto. La Lazio si è portata in vantaggio con il suo centravanti ringraziando la pessima giocata di Ibanez e ha raddoppiato otto minuti più tardi sfruttando a dovere le qualità tecniche di Luis Alberto dal limite dell’area. I giallorossi sono usciti dalla partita, anche se non abbiamo capito bene quando siano entrati in campo. Nonostante il doppio vantaggio, alla Lazio va attribuito pure il merito di aver continuato a giocare. Nella ripresa infatti le occasioni create dai ragazzi di Inzaghi sono state almeno tre, tutte neutralizzate da un attento Pau Lopez, il migliore dei suoi. Poi, l’ennesimo capolavoro di Luis Alberto: progressione in mezzo al campo di Lazzari, assist di Akpa-Akpro e pennellata morbida e precisa dello spagnolo. Partita chiusa, se mai qualcuno avesse avuto dubbi al riguardo.

BARATRO ROMA:- Di dubbi in casa Roma ce ne sono invece moltissimi e continueranno ad arrivare. Ennesima partita giocata senza un credo tattico vincente ed un attaccamento alla maglia. Non era mai capitato in questa stagione, forse però i vecchi fantasmi cominciano a tornare. La faccia di Fonseca è tutta un disegno: nessun richiamo alla squadra, sguardo disperso e voglia di sprofondare dall’imbarazzo. La sua squadra non è mai scesa in campo, basti pensare che l’unica occasione da gol creata è arrivata al minuto 85, quando un ottimo Reina ha disinnescato una conclusione a botta sicura di Edin Dzeko. Per il resto vuoto cosmico. La difesa a tre ha imbarcato acqua da ogni parte, così come il povero Ibanez che è andato fuori di testa nel contenere la furia di Lazzari. Lo stesso Dzeko è stato surclassato da Acerbi, così come il centrocampo giallorosso, privo di idee sin dall’inizio della partita. Fonseca ha provato ad inserire Pedro a fine primo tempo, ma anche tale scelta è risultata inerme. Una bruttissima figura nella gara più sentita dell’anno che avrà senza ombra di dubbio ripercussioni pesanti. Le statistiche dicono che la Roma dopo aver subito traumi sportivi è quasi sempre riuscita a ripartire nel miglior modo possibile. A questo giro però sarà difficile, il contraccolpo è più aggressivo del Cerbero dantesco. Quel che è certo è che il derby del silenzio è andato alla Lazio con grandissimo merito. Alla Roma il compito di reagire, nel disastro assoluto e con radio locali che cominceranno a parlare per tutta la settimana. La squadra è avvisata.