Ibra-Sanremo, ci siamo: da Capello all’Udinese, polemiche in arrivo?

Ancora poche ore e poi sarà “Sanremo”. Ormai ci siamo, il Festival della Canzone Italiana è pronto ad animare le prime serate di Rai 1, con una versione inedita scandita dalla mancanza di pubblico, ma con tantissime novità, portate avanti dal duo Amadeus-Fiorello. Un tandem interista che paradossalmente ha pensato bene di presentare sul palco dell’Ariston niente di meno che il simbolo del Milan, Zlatan Ibrahimovic. Sono state trattative lunghe, estenuanti, quasi impossibili da coronare, eppure lo svedese salirà sul palcoscenico più importante della musica italiana. Che cosa si inventerà l’attaccante rossonero? Se lo chiedono in tanti, perché se è vero che la sua partecipazione farà sorridere gli spettatori, è pur vero che il destino ha voluto che nella settimana del festival andrà in scena proprio il turno infrasettimanale del campionato, il quale vedrà il Milan impegnato a San Siro contro l’Udinese, in una sfida chiave per non perdere la strada dall’Inter capolista. Per la cronaca, Zlatan Ibrahimovic è uscito malconcio dalla sfida di ieri contro la Roma: si è parlato di un affaticamento muscolare che potrebbe complicare i piani di Pioli e dello staff tecnico. Perché lo svedese aveva promesso che nella settimana del festival si sarebbe allenato da solo almeno per due giorni, salvo poi fare da “pendolare” nella tratta Sanremo-Milanello. Una partecipazione che ha fatto molto discutere in tutta Italia, ma quale sarà il curriculum che si porterà dietro Ibra nel momento in cui scenderà le scale del palco dell’Ariston?

ACCORDO PRIMA DEL RINNOVO:- La partecipazione al festival era già stata decisa prima del tanto desiderato rinnovo con il Milan. Nelle ultime interviste anche Maldini aveva avuto modo di confermarlo, eppure in Italia le discussioni sulla scelta si erano già avviate da parecchie settimane. Le date di Sanremo, incerte a causa proprio del Covid, hanno coinciso proprio con il turno infrasettimanale della 25esima giornata di campionato: solo un semplice caso? Per qualcuno no, tanto che i tifosi più scettici nei vari social si sono mostrati anche piuttosto gelidi sull’affaticamento riportato dal giocatore nella sfida dell’Olimpico. L’accordo però era già stato preso, e la società Milan era al corrente di tutto.

LA SENTENZA DI CAPELLO:- Che il calcio sia cambiato non è più una novità. I social, gli spettacoli e molta più libertà che in passato. Per fortuna (o per sfortuna) gli allenatori vecchio stampo esistono ancora. Tra questi Fabio Capello, il quale nei giorni passati dichiarò apertamente che se fosse stato lui l’allenatore del Milan al posto di Pioli non avrebbe mandato Ibra a Sanremo, per rispetto verso i propri tifosi ma soprattutto per non abbassare la guardia dal campo di allenamento. Conoscendo l’ex tecnico di Juve e Real Madrid le sue parole suonano come quelle pronunciate da un allenatore vincente che sa come si vince e che non si piega neanche di fronte alla musica. Ma oggi il vento è cambiato, e Ibra comunque si porterà sul groppone anche queste dichiarazioni.

LA RISSA CON MIHAJLOVIC:- Era il 20 aprile 2005, giorno di Inter Juve. Nei bianconeri Zlatan Ibrahimovic, sul versante nerazzurro Sinisa Mihajlovic. I due ebbero un momento burrascoso, nel quale a seguito di un contrasto lo svedese colpì proprio l’attuale allenatore del Bologna con una testata. Poi, i due firmarono la pace nel periodo interista passato assieme. Sabato sera si ritroveranno a duettare sul palco dell’Ariston, lasciando spazio alle loro pessime voci, in uno spettacolo canoro che farà il giro del mondo. Sinisa lo ha già annunciato in conferenza stampa, dopo il ballo serviva per forza di cose anche il canto. E sarà fatto. Amadeus riuscirà a godersi due campioni che per la prima volta nella storia esibiranno le loro doti musicali condividendo assieme il palcoscenico. Chissà che impasto verrà fuori.

DIATRIBA CON LUKAKU:- Se i conduttori sono più interisti degli stessi giocatori, l’ospite illustre della 71esima edizione di Sanremo sarà però il loro rivale maggioritario. Zlatan Ibrahimovic. Perdonarlo o no per il brutto episodio con Lukaku? Qualcuno lo ha già fatto, altri invece continuano ad attribuire il gesto sui riti voodoo come un proverbiale atto esacerbato di razzismo. Una rivalità che riguarda anche i tempi del Manchester United, guarda caso la prossima avversaria del Milan in Europa League. Chissà se Amadeus deciderà di ripetere il gesto dell’anno scorso con Ronaldo indossando la casacca del bomber nerazzurro? Nessuno può sapere che hanno escogitato dietro le quinte, eppure le sorprese sono dietro l’angolo. Sorprese che passeranno anche attraverso la solita “polemica all’italiana”. Perché il campo vale più di un festival, almeno per i tifosi. E se il Milan non dovesse vincere a San Siro contro l’Udinese chissà che potrà venir fuori. Intanto Ibra si passerà una settimana a Sanremo, la più bella della sua vita. O forse, la più incerta.