Klopp e Conte si fanno male da soli: sorridono City e Arsenal

Il detto “un punto per uno non fa male a nessuno” questa sera non vale. Klopp e Conte, che si stimano così tanto a vicenda, in una sola notte hanno deciso all’unisono di complicare i loro piani in ottica scudetto e qualificazione alla prossima Champions League, al termine di una gara appassionante, piena di capovolgimenti ma totalmente negativa se si osserva la classifica. E così il vantaggio di Son con il conseguente pari di Luis Diaz rende felici il Manchester City e l’Arsenal, che in caso di vittoria contro Newcastle e Leeds potrebbero festeggiare assieme, Guardiola lo scudetto e Arteta la qualificazione in Champions. Con buona pace di Reds e Spurs.

PRIMO TEMPO BLOCCATO:- Tanta intensità, poca qualità. Almeno nei primi 45 minuti. Il Liverpool ha provato ad imporre il proprio gioco, sfruttando il fattore Anfield, mentre il Tottenham con il suo 5-3-2 ha contenuto le folate di Salah e compagni per poi ripartire in contropiede. Le uniche occasioni degne di nota sono arrivate infatti nei minuti finali: tralasciando la traversa di Van Dijk, sempre pericoloso sulle palle inattive, da sottolineare uno scambio prestigioso tra Manè e Diaz al limite dell’area di rigore, con il colombiano che ha impegnato Lloris nella parata più difficile della serata. Gli uomini di Conte non sono stati a guardare, lo sa bene il mancino di Hojbjerg che si è schiantato sul palo ad Alisson battuto.

SON” MAGICO:– Letteralmente devastante la prestazione di Son, ancora più rinvigorito dalla cura Conte. Suo il gol del momentaneo vantaggio da parte degli Spurs, che al 56′ approfittano di una fase della partita in cui il Liverpool mostrava delle crepe pericolose, e a centrocampo, e in difesa. Anche a questo giro l’astuzia di Kane è risultata decisiva: filtrante per Sessegnon con conseguente dormita di Robertson, palla messa in mezzo e rete di Son a porta spalancata. 0-1.

THIS IS ANFIELD:- Se il Liverpool in questa stagione ha perso ad Anfield solo contro l’Inter un motivo ci sarà. E non è solo per la qualità dei nerazzurri. Semmai l’impatto che uno stadio come questo trasmette agli avversari, soprattutto quando vanno in vantaggio. Il Tottenham di Conte ha optato per la classica “resistenza ad oltranza”, arma che da queste parti può mostrare alcune lacune: non che il Liverpool abbia creato occasioni su occasioni (nonostante l’ingresso di Jota), è bastato però un tiro di Luis Diaz con deviazione di Bentancur per far cambiare la partita. A quel punto la sensazione era un po’ quella che si poteva respirare al Bernabeu mercoledì scorso, ossia una clamorosa rimonta da parte dei Reds. E invece…

TANTO RAMMARICO:- Rammarico, e parecchio. Perché con questo 1-1 il Liverpool rischia di lasciare la Premier nella mani del City, salvo un miracolo da parte del Newcastle. Se questo è il dramma di alta classifica, neanche Conte può dormire sogni tranquilli, può solo tifare Leeds e preparare al meglio lo spareggio Champions contro l’Arsenal di giovedì prossimo. Obiettivi diversi, strategie opposte, ma tanta delusione per un punto a testa che questa volta non fa bene a nessuno.

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