Dopo la rottura sorprendente con Thomas Tuchel al Chelsea è arrivato un “mago” del mestiere. Il fatto che di cognome faccia Potter è una casualità, eppure l’ex tecnico del Brighton sta riuscendo ad ottenere risultanti con sprazzi di bel gioco e tanta abilità nella sfera comunicazionale. Dopo il debutto con il Salisburgo in Champions sono arrivate ben 5 vittorie consecutive, tra le quali entrambe le gare con il Milan: il Chelsea è una macchina da gol, in attacco fa paura e chi se lo troverà davanti ( Brentford mercoledì e Manchester United sabato) avrà pesanti grattacapi da gestire.
Eppure, il vero “colpo” del mago Potter è stato quello di rispolverare dalla soffitta Kepa Arrizabalaga, pagato 80 milioni dall’Atletico Bilbao nel 2018. Il portierino basco dopo un ottimo avvio con Sarri (vincitore tra l’altro di un Europa League) si è smarrito nella propria ombra, travolto da un ambiente che non perdona al minimo sbaglio e che spesso va dietro ai media e ai giornali londinesi. Sono aumentate le difficoltà, le sconfitte, gli errori e pian piano Kepa ha perso il posto pure in Nazionale. Lo accusavano di essere un sopravvalutato, un ragazzo spavaldo, semplicemente l’ennesimo profilo del giocatore strapagato che al minimo intoppo in Inghilterra crolla e ritorna da dove è venuto.
L’impressione invece è che Kepa sia tutto tranne che sopravvalutato. Il tecnico dei blues Potter non ci ha pensato un secondo a schierarlo in campo al posto dell’infortunato Mendy, perchè una grande squadra è tale se ha in panchina giocatori in grado di non far rimpiangere i titolari. Kepa è uno di quelli, dispone di ottimi riflessi e di un’intelligenza di gioco non da tutti. Curioso il fatto che adesso che è tornato a disposizione Mendy, il mago Potter continui a insistere sullo spagnolo. In lui ha intravisto delle qualità che tifosi e media non hanno notato, e Kepa sta ripagando in pieno la fiducia mostrata dal suo allenatore. Le tre parate consecutive contro l’Aston Villa ne sono la dimostrazione, per un ragazzo che meritatamente è tornato a prendersi quello che gli spetta, la sua amata porta.
Potter ha lanciato un segnale forte. Sarà il vero colpo magico del Chelsea?