Mistero Ronaldo: ma il calcio medievale gli toglie la vittoria

Dov’è rimasto il vero Ronaldo? In tanti se lo chiedono, nessuno ha la risposta. Certo è che il Cr7 che tutti noi abbiamo conosciuto e ammirato forse non esiste più, o magari porta addosso una maschera pirandelliana così folta che nessuno è più in grado di distinguerlo tra la folla. La versione attuale dell’astro portoghese è preoccupante, non solo per la Juve ma anche per la sua nazionale: giocatore che ha perso il pathos del passato, privo di idee, snervato e quasi disturbato da un “mistero” che attanaglia la sua stessa ombra. Insomma, il fu Cristiano Ronaldo, inadeguato ma anche assai sfortunato.

Perché quello che ha racchiuso la sfida valida per Qatar 2022 è preoccupante e imbarazzante, soprattutto per il Portogallo. In vantaggio di due reti allo scadere del primo tempo la squadra di Santos si è fatta rimontare in modo clamoroso dalla Serbia, che fino al gol di Mitrovic che al 46′ minuto ha riaperto la partita era sembrata un cagnolino in preda ad una tigre. Portoghesi che come detto erano partiti nel miglior modo possibile, con un’ottima tenuta difensiva da parte del duo Ruben Dias-Fonte e con l’insostituibile Diogo Jota: proprio l’attaccante del Liverpool, plasmato da Klopp, ha regalato ai suoi una splendida doppietta che avrebbe potuto (e dovuto) spianare la strada verso i tre punti. Malissimo nel primo gol subito il difensore della Fiorentina Milenkovic, il quale per coronare la sua serata da incubo si è fatto pure espellere per un fallo con piede a martello e per la sua conseguente rissa che si è venuta a creare sul finale.

Episodi che non fanno altro che attivare i rimpianti per il Portogallo. Nella ripresa infatti si è balenato l’incubo più profondo: difesa in frantumi, contropiedi serbi che arrivavano da destra a sinistra e due gol subiti nell’arco di un quarto d’ora. La prima marcatura è stata segnata da un colpo di testa di Mitrovic, mentre per la seconda ci ha pensato l’attaccante dell’Eintracht Kostic alla fine di una ripartenza chirurgica a tre tocchi. Alla fine è andata pure bene per il Portogallo, perché il loro portiere Lopes si è superato in due circostanze, altrimenti con il terzo gol addio primo posto e probabilmente qualificazione diretta.

Chi non si è visto fino al 93′ minuto è stato proprio l’uomo più atteso, Cristiano Ronaldo. Non sembra la sua stagione, anzi forse è la peggiore da quando gioca a calcio. Ha perso palloni su palloni, non è stato in grado di azzeccare un cross o un dribbling e per di più questa volta non ha neanche giocato per la squadra. Alla Juventus faranno bene a preoccuparsi soprattutto per il suo futuro, secondo alcuni sempre più lontano da Torino. E’ pur vero che la vita di un calciatore è regolata anche dalla sfortuna, che quando arriva e si attacca alla pelle non la si riesce a togliere neanche con dieci docce. Così è avvenuto per Cr7 perché se è vero che il Portogallo non avrebbe meritato la vittoria soprattutto per il secondo tempo, è pur vero che l’episodio verificatosi all’ultimo secondo della partita è assai scandaloso.

Lancio lungo di Bernardo Silva, uscita a vuoto del portiere serbo Dmitrovic e tiro a botta sicura di Ronaldo, salvato sulla “linea” in extremis dal difensore serbo Mitrovic. Già dalla diretta le immagini hanno mostrato come la palla fosse entrata in rete, mentre invece l’arbitro e soprattutto la mancanza del Var hanno lasciato continuare l’azione come se non fosse successo niente. Ronaldo, imbufalito, è stato persino ammonito poco prima di lasciare il campo furioso e gettare via la fascia da capitano. Una reazione così non si era mai vista da uno come lui, ma questa volta ci sentiamo di prendere la sua parte. Perché non è possibile che nel XXI sec con una tecnologia Var ottima e già sperimentata venga deciso di far giocare le qualificazioni al Mondiale alla vecchia maniera, affidando tutto all’arbitro che essendo umano può sbagliare in modo clamoroso. Che cosa succederà se il Portogallo non dovesse qualificarsi per il Qatar a causa di questo errore plateale del direttore di gara Makkelie?

Non ci sono parole, così come per la prestazione pessima di Ronaldo fino a quel momento. Non è tranquillo e si vede: sembra addirittura spaesato, privo del giusto mordente e sprecone sotto porta come nel primo tiro effettuato a pochi minuti dall’inizio della partita. Tutto gli sta andando storto, come una maledizione che non cessa di vivere. Un mistero macchiato ancora di più da quel “calcio medievale” che siamo costretti a subire e che dovremo continuare a farlo fino a che qualcuno dai piani alti non si sveglia. Le polemiche arriveranno e saranno più che giuste, ma Ronaldo deve tornare a giocare come sa fare. Perché il Portogallo ne ha bisogno e anche contro la Serbia è stato proprio lui a praticare il “calcio medievale”, infittendo sempre più un mistero degno del famoso commissario Montalbano. La Juventus cominci ad indagare, altrimenti il danno economico che dovrà sorbirsi sarà preoccupante.

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