Sommer e Audero intoccabili: Inter, non ripetere il dualismo Handa-Onana

Dietro ai 19 clean sheet conquistati finora dall’Inter in campionato si nasconde una difesa di ferro. Frutto di un lavoro di squadra intenso, passionale, passato attraverso momenti difficili in cui l’aiuto reciproco sembrava l’unica via di uscita per blindare la porta nerazzurra. Merito però anche di colui che quella porta l’ha difesa con onore e prodezze: Yann Sommer, sostituto del partente Onana, che in poche settimane ha zittito gli scettici regalando parate di altissimo livello, sicurezza nel gioco con i piedi e straordinaria capacità di guidare i compagni nelle scalate difensive. Insieme allo svizzero è doveroso menzionare anche il suo vice, Emil Audero, in prestito con diritto di riscatto dalla Sampdoria, chiamato in causa fin qui in quattro circostanze: a Lisbona in Champions League contro il Benfica (pirotecnico 3-3), in Coppa Italia a San Siro contro il Bologna (1-2), a Lecce e pochi giorni fa con l’Empoli (in entrambe le sfide doppio cleansheet guadagnato). Diversamente dai vari Radu e Padelli delle passate stagioni, l’ex Samp si sta dimostrando il secondo portiere perfetto per Inzaghi e l’Inter, capace di vestire la casacca da titolare in ogni squadra del nostro campionato escluse le prime della classe, ma soprattutto moderato tra i pali e ben inserito nel gruppo.

Un motivo di orgoglio per Marotta e i suoi collaboratori che però non dovranno vanificare il bel lavoro fatto finora ritoccando le redini di una macchina quasi perfetta: perché non riscattare Audero e virare su un portiere giovane (Bento, Josep Martinez) in grado di prendere il posto da titolare in futuro significherebbe creare delle aspettative al nuovo arrivato e mettere pressione a Sommer, integro fisicamente e affidabile per almeno tre anni. Un errore che all’Inter hanno già commesso nella scorsa stagione con il dualismo Handanovic-Onana, che nella prima parte di campionato non ha dato i suoi frutti, anzi ha relegato i nerazzurri lontano dai primi posti in classifica e addirittura a rischio qualificazione in Champions. Dall’addio del camerunense e dal ritiro (scontato) di Samir tutto è cambiato in positivo: Sommer è il titolare indiscusso, Audero pronto a subentrare quando serve e ben motivato da Inzaghi, il quale già lunedì scorso quando ha avvertito che Yann non era al 100% non ci ha pensato due volte a schierarlo dal primo minuto. Attestato di stima notevole, sinonimo di uno spogliatoio unito che traduce le scelte del mister in vittoria. Quella gestione perfetta che mancava da tanto tempo, ripagata dalle prestazioni in campo cui Marotta e Ausilio dovranno tener conto, perché l’estate si avvicina ed è meglio evitare l’ombra di alternanze pericolose che in un ruolo delicato come quello di portiere creano instabilità e risultano spesso deleterie.

Matteo Salvetti

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