Ancora poche ore e sarà finale. La gabbia di matti (con rispetto parlando) di Sanremo24 è giunta al suo termine e nel momento in cui saranno liberate le bestie ne sentiremo di tutti i colori. Come nel vecchio gioco della zara, chi vince sarà osannato e cercherà di farsi osannare, chi perde rimuginerà la sconfitta e griderà allo scandalo. E’ sempre successo e le premesse di quest’anno sono ottime affinché ciò possa nuovamente accadere; vero è che i fischi dell’Ariston di ieri sera per la classifica delle cover, mentre tanti italiani erano già tra le braccia di Morfeo, fanno profondamente riflettere. Nessuno critica la performance di Geolier e dei suoi amici campani, quanto piuttosto la presenza di altri duetti che avrebbero meritato una considerazione migliore. Su tutti, lo splendido momento che Angelina Mango ha regalato alla platea sulle note di “La rondine” del padre Pino, morto prematuramente per un infarto durante un concerto, nel quale la stessa ragazzina (all’epoca aveva 16 anni) era presente. Quel momento così passionale, denso di una voce al femminile potente e incisiva che ricorda a tratti quella di Mango, avrebbe potuto vincere a mani basse, salvo essere stato relegato al secondo posto dietro ad un brano in puro dialetto.
E così nei fischi assordanti del Teatro Ariston la sottolineatura di un Amadeus spaesato è stato un momento di puro imbarazzo. Il “vuoto” nel meccanismo delle votazioni farà discutere, così come le numerose polemiche a cui è stato esposto lo stesso dj, tra le quali il caso John Travolta (“andiamo a trovare una str*** per fare polemica), la critica della sorella di Giulia Cecchettin dopo l’intervento di Mare Fuori (“non credo di aver offeso nessuno, quindi non mi devo scusare“), il famoso Bella Ciao intonato con Mengoni ecc… Polemiche su polemiche, al quale il presentatore, noto tifoso nerazzurro, risponderà guardando Roma-Inter per intero alle 18.00, così da concentrarsi solo in un secondo momento sulla finale di stasera. Se gli uomini di Inzaghi andranno all’Olimpico per vincere la partita e aumentare la distanza in classifica dalla Juve, il buon Ama cercherà la sua vittoria personale augurandosi una serata tranquilla, ricca di buona musica e di verdetti meritati. Lo scozzo al vertice è una bolgia dantesca: dall’esperienza internazionale di Loredana Bertè alla già citata Angelina Mango, con Annalisa pronta ad inserirsi, Irama a sognare il podio e Mahmood che a Sanremo è come il Real Madrid in Champions.
E Geolier? Omaggiato e tifato dall’intera squadra del Napoli, su tutti il capitano Di Lorenzo, l’artista partenopeo rischia davvero di essere un outsider. Per fermarlo, vista la vittoria nella serata delle cover, servirebbe magic Sommer, che nelle due precedenti sfide tra Napoli e Inter ha salvato i nerazzurri con quattro miracoli gettando nello sconforto l’intero capoluogo campano.
Non si escludono comunque (altre) sorprese. Ancora poche ore e sarà finale. Liberiamo, con rispetto parlando, la gabbia di matti.
Matteo Salvetti