L.Henrique, il mix tra Dalbert e Lazaro con i baffi di Vampeta: Inter, saranno 25 milioni di rimpianti?

Appena due presenze e già i più storgono il naso. L’esperienza nerazzurra di L. Henrique non è iniziata nel migliore dei modi: neanche il tempo di arrivare a Milano e già il brasiliano è stato fatto salire sull’aereo insieme alla squadra per il Mondiale per club, nel quale finora ha collezionato due apparizioni in altrettante partite, non arrivando mai alla sufficienza in pagella. Nella sfida al Monterrey, Chivu ha deciso di inserirlo al posto di Pavard per creare un po’ più di imprevedibilità in attacco, mentre ieri con i giapponesi dell’Urawa l’ex Marsiglia ha vestito la prima maglia da titolare, mostrando qualche dribbling ma perdendo un’infinità di palloni. E’ ancora presto per emettere un giudizio definitivo, ma i primi segnali sono tutt’altro che incoraggianti: Henrique punta l’uomo ma non lo passa mai, è sempre in ritardo quando si tratta di concludere a rete e ancor di più quando gli viene chiesto di ripiegare in difesa. Insomma, l’esame da quinto è fallito in tutti i sensi e bisognerà capire al più presto quali siano le reali intenzioni di Chivu, che si è ritrovato in rosa un giocatore non richiesto che è costato all’Inter 25 milioni di euro.

A tal punto che qualche tifoso ha tirato in ballo due nomi non particolarmente esaltanti per la recente storia nerazzurra. Il primo è quello di Dalbert, che arrivò all’Inter dal Nizza e che costò circa 20 milioni di euro più bonus, con il risultato di essere ricordato a Milano per i numerosi tentativi di sabotaggio della partita quando veniva chiamato in causa. Considerando che il ruolo è lo stesso, la speranza di ogni interista è che nel dna di Henrique possa esserci di tutto fuorché una molecola della meteora Dalbert, ma anche di quel Lazaro che arrivò all’Inter dall’Hertha di Berlino ai tempi di Conte ed è stato relegato in panchina per una stagione intera. C’è anche però chi ha tirato in ballo un terzo nome che forse non tutti ricorderanno: si tratta di Vampeta, brasiliano dello stato di Bahia che vestì il nerazzurro nell’estate del 2000 e dotato di capelli cortissimi con una riga da una parte e di un “baffetto” che ricorda da vicino quello di Henrique. Risultato? Otto presenze ed un solo gol, ma anche il peso sulle spalle di essere uno degli acquisti più sbagliati della dirigenza Moratti, nonostante la sponsorizzazione di Ronaldo.

Un mix dunque non proprio stellare quello che ruota attorno a Luis Henrique, ma il campo è l’unica possibilità per dimostrare il proprio valore e giustificare l’esborso economico che l’Inter ha sentito di versare per acquistarlo. L’inizio in nerazzurro non è stato brillante e se il brasiliano è quello visto contro l’Urawa è alto il rischio di avere un rimpianto costato 25 milioni di euro.

di Matteo Salvetti

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